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Sinterklaas

In Olanda ogni anno a metà novembre (il primo sabato dopo l’11) si festeggia l’arrivo di Sinterklaas, San Nicola.

Egli arriva a bordo di un vascello dalla Spagna accompagnato dal suo cavallo bianco Amerigo e i suoi aiutanti Zwarte Pieten per portare i doni a tutti i bambini e per ripartire in sordina il 6 dicembre.

Qui a Den Haag, Sinterklaas fa il suo trionfale ingresso al porto di Scheveningen a cui segue una chilometrica parata che attraversa la città, accompagnata da bande musicali, carri e tantissimi Zwarte Pieten che donano ai bimbi kruidnoten, pepernoten e mandarini.

L’arrivo è un evento molto sentito e viene trasmesso in diretta televisiva, mentre la parata di Den Haag coinvolge circa 135.000 persone e segue uno specifico programma:

http://www.sinterklaasindenhaag.nl/index.php?id=152

Nelle settimane che trascorre in Olanda Sinterklaas visita scuole, ospedali, centri commerciali e fa diverse apparizioni.

In questo periodo i bambini prima di andare a dormire cantano canzoni dedicate a Sinteklaas, mettono le loro scarpe vicino al caminetto (o alla porta o alla finestra) e lasciano anche dei disegni, dei bigliettini, carote o fieno e una ciotola d’acqua per Amerigo.

Se Sinterklaas deicide che si sono comportati bene, il mattino seguente troveranno nelle scarpe delle monete o delle lettere di cioccolata, caramelle, pepernoten o piccoli doni, in caso contrario possono trovare del carbone o un sacchetto di sale. In alcune famiglie può fare una capatina ogni sera, ma di solito passa solo alcune volte e di certo non se i bambini si sono comportati male o si si sono dimenticati di cantare le loro canzoni!!!

La sera del 5 dicembre viene chiamata Sinterklaasavond o Pakjesavond (serata dei regali o serata dei pacchetti). Nonostante non sia un giorno festivo, i genitori lasciano il lavoro presto per celebrare la festa in famiglia e scambiarsi i regali. I doni sono impacchettati in modo originale o vengono nascosti e bisogna trovarli seguendo gli indizi sul biglietto. Ogni regalo è accompagnato da poesie divertenti e ricche di doppi sensi volti a prendere in giro il destinatario del pacco, tramite elaborate ed ironiche ricostruzioni del comportamento di chi le riceve durante l'anno trascorso. I regali veri e propri, in qualche caso, sono addirittura meno importanti dei pacchetti in cui sono contenuti, di solito molto sgargianti ed elaborati: ciò che più conta è infatti l’originalità e non il valore del regalo in sé.

Mentre la famiglia è intenta a cantare e recitare poesie improvvisamente si sente bussare insistentemente alla porta (di solito verso le 19): una mano con un guanto nero lascia cadere dolcetti e pepernoten all’interno della casa e appare un sacco in iuta colmo di regali (de Zak van Sinterklaas).

Il 6 dicembre Sinterklass riparte senza alcun avvertimento, la festività giunge al termine e si può iniziare a prepararsi per il Natale e ad addobbare l’albero.

Nel sud dei Paesi Bassi Sinterklass arriva la mattina del 6 e le scarpe vengono riempite di carote e zollette di zucchero la notte del 5, spesso accompagnate da una bottiglia di birra per Zwarte Piet e una tazza di caffè per Sinterklaas.

La tavola di solito viene imbandita con dolci tradizionali come speculaas, cioccolata calda, pepernoten, figure di marzapane e monete di cioccolata. A volte come segnaposto vengono utilizzate delle lettere di cioccolata con le iniziali del nome. Recentemente è consuetudine trovare anche i biscotti di pan di zenzero e dei piccoli Sinterklaas di cioccolata avvolti in una carta di alluminio colorato.

Esiste anche uno specifico programma televisivo per Sinterklaas mandato in onda durante le settimane della sua visita nei Paesi Bassi, con le news a cui partecipano anche illustri personaggi politici…perchè questo Sinterklaas c’è da dire che è un po' pasticcione ed ogni anno ne succede una, o perde i regali, o smarrisce il fido Amerigo, per cui il Primo Ministro olandese deve intervenire di persona per mobilitare le forze dell’ordine e salvare la festività ;)

Ecco il link:

www.sinterklaasjournaal.nl

La figura di Sinterklaas

E’ una figura leggendaria con origini storiche e folcloristiche basate su un vescovo ortodosso del IV secolo, San Nicola di Mira (270-343), una provincia dell'Impero bizantino che si trova nell'attuale Anatolia, in Turchia. Morì a Mira il 6 dicembre 343.

Venne ribattezzato San Nicola da Bari nel 1087, quando le sue reliquie furono furtivamente trasportate a Bari, città che fece parte dell’Impero di Aragona e dell’Impero di Spagna nel 1442.

E’ considerato il santo patrono dei bambini per alcune leggende che si narravano sulla sua vita e miracoli. Grazie all’aiuto che diede ai marinai della sua città è venerato anche come santo patrono dei marinai, motivo per il quale la leggenda narra che arrivi in Olanda in barca dalla Spagna.

Sinterklass viene rappresentato come un uomo anziano dai capelli e dalla lunga barba bianchi. E’ vestito da vescovo: indossa infatti un lungo abito rosso, la stola, la mitra vescovile (un cappello dorato), si appoggia ad un pastorale e porta con sé un libro in cui vi è annotato il comportamento di ogni bambino durante l’anno passato.

E’ celebrato annualmente in Olanda, Belgio, Lussemburgo e nel Nord della Francia, oltre che nelle colonie olandesi di Aruba, Bonaire e Curacao.

Viene anche chiamato De Sint (il Santo), De Goedheiligman (Buon Sant’uomo), De Goede Sint (il Buon Santo).

Sinterklaas ha un cavallo bianco con il quale vola sui tetti mentre i suoi aiutanti scendono nei comignoli per lasciare i doni nelle scarpe dei bambini.

La controversa figura di Zwarte Piet

Zwarte Piet è il fido aiutante di Sinterklaas, dalla faccia e dai ricci capelli neri, con dei colorati abiti da paggetto, un collare e un buffo cappello con la piuma.

Nei tempi moderni esiste uno Zwarte Piet per ogni funzione( Zwarte Pieten al plurale): il caposquadra (Hoofdpiet), il navigatore Piet (Wegwijspiet) per condurre la barca, quello che fa i pacchetti (Pakjespiet), quello acrobatico che si arrampica lungo i tetti e introduce i pacchetti attraverso il camino….

Nel corso degli anni molte storie si sono aggiunte, tanto da trasformare Zwarte Piet da un insignificante e poco furbo aiutante in un valido assistente dello smemorato santo.

Nonostante il personaggio di Zwarte Piet col tempo sia stato modificato ed abbia acquisito connotazioni razziali, inizialmente aveva il solo scopo di rappresentare il male; bene e male infatti giocano un ruolo molto importante in questa festività poiché il buono viene premiato mentre il cattivo viene punito.

Successivamente, durante la dominazione spagnola nel XVI- XVII secolo, venne identificato in un Moro che portava con sé un sacco e una scopa di saggina per punire i bambini che si erano comportati male, e tutt’ora alcune canzoni fanno menzione di bambini cattivi che sono stati messi nel sacco e portarti in Spagna. Questa parte della leggenda probabilmente si riferisce ai tempi in cui i Mori hanno fatto irruzione nelle coste europee rapendo e rendendo in schiavitù la gente del luogo.

Nel 1850, in un celebre testo illustrato per ragazzi ,venne raffigurato per la prima volta come un africano e chiamato Zwarte Piet.

Questa controversa figura è stata oggetto di molte discussioni nei Paesi Bassi ed accusata di razzismo, per cui oggi si preferisce ritenere che il volto di Zwarte Piet sia nero a causa della fuliggine del camino in cui è solito intrufolarsi.

Antiche origini e Babbo Natale

Molte festività che cadono nel mese di dicembre sono legate al solstizio d’inverno e ai riti propiziatori volti al ritorno della luce e delle giornate più lunghe. Molti di questi riti fra cui i falò, che dalla sera del 5 dicembre iniziano ad accendersi un po' dappertutto, sono stati “cristianizzati” dalla Chiesa nei primi secoli ed ora coincidono con le feste religiose.

In questo periodo, molti santi che portano i regali ai più piccoli possono essere definiti infatti come “dispensatori di doni solstiziali”.

In particolare, si è portati a pensare che la figura di Sinterklaas derivi da un mito pagano precedente al cristianesimo: il dio Odino. Il folclore tedesco narrava che il dio Odino ogni anno tenesse una grande battuta di caccia nel periodo del solstizio invernale, accompagnato dagli altri dei e dai guerrieri caduti.

La tradizione voleva che i bambini lasciassero i propri stivali nei pressi del caminetto, riempendoli di carote, paglia o zucchero per sfamare il cavallo volante del dio, Sleipnir. In cambio, Odino avrebbe sostituito il cibo con regali o dolciumi.

Durante il medioevo queste tradizioni vennero riprese per celebrare l’onomastico di San Nicola, santo patrono dei bambini e dei marinai.

Dall’Olanda la tradizione raggiunse le colonie americane del Nuovo Mondo nel ‘600 a Nieuw Amsterdam, rinominata dagli inglesi New York, dove cambiò nome in Santa Klaus e la data fu spostata alla vigilia di Natale.

Santa Claus mantenne la lunga barba e i capelli bianchi ma, oltre ad ingrassare parecchio, cambiò l’abito: la mitra divenne un cappuccio a punta e il lungo vestito una giacca con pantaloni bordati di pelliccia bianca. La tradizione riattraversò l’oceano per diventarne il nostro Babbo Natale e dare origine all’abitudine odierna di apprendere la calza al caminetto per l’arrivo della Befana.

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